Il castello di Frasne-le-Château si innalza ad est dell’omonimo villaggio, sulle basi di un castello medievale, anticamente cinto da un fossato alimentato dalla Jouanne, un ruscello che scorre, non lontano, ad est. La terra ed il castello sono appartenuti, dal XIII secolo, agli Oisèlay. Nel XV secolo, probabilmente, sono stati realizzati degli importanti lavori, come ancora oggi testimoniano la torre ovest, l’apertura d’entrata e una sala con volte a crociera a sud-est. È probabile che Antoine d’Oisèlay fu colui che, alla fine del XVI secolo, fece trasformare nuovamente il castello, e che soprattutto fece edificare la facciata nord. Nel 1582 egli sposò la nipote del cardinale di Granvelle, e suo figlio François de Granvelle ereditò, a condizione di renderlo ancora più illustre, il titolo di ambasciatore dell’Imperatore a Praga. Ecco come si giustifica la presenza nel castello dell’emblema che ricorda la prestigiosa famiglia Granvelle. Dai Granvelle-Oiselay, Frasne passerà poi ai La Baume, ai Saint-Amour,nel 1708 sarà acquistato da Jean-Claude e Jean-Baptiste Rochet, e poi trasmesso grazie al matrimonio a Jean-Baptiste Fraguier Nel 1800, la terra ed il castello sono acquisiti da François Gabriel Henrion. Suo figlio, Cesaire Emmanuel Flavien Henrion de Magnoncourt intraprenderà, tra il 1835 ed il 1891, degli importanti lavori, affidati a Pierre Marnotte, che doneranno al castello la sua attuale fisionomia, tranne per delle ulteriori trasformazioni, soprattutto nel parco. Il castello di Frasne oggi è un edificio con pianta ad U, in cui l’ala ovest fa da ingresso con la sua torre medievale ed il suo portico, mentre il resto dell’edificio è stato ricostruito da Pierre Marnotte in stile rinascimentale. All’interno sono conservati dei preziosi elementi del XIX secolo: intonaci e camini, parquet a riquadri, stucchi, ma soprattutto stanze a pianta semicircolare con parquet a raggiera, e la biblioteca all’italiana, decorata con trompe l’oeil, trasformata in cappella della Congregazione delle sorelle della Divina Provvidenza di Ribeauvillé, che tennero il castello come pensione, casa di riposo e scuola fino al 1991. |